L’ETA EVOLUTIVA
I primi anni di vita del bambino rappresentano una sfida importante per chi si occupa della loro crescita.
Il sistema nervoso in questo preziosissimo periodo compie uno sviluppo enorme: il movimento, il linguaggio, l’attenzione, la capacità di manipolare oggetti, in altre parole la possibilità di interagire con il mondo e di apprendere rappresentano il nutrimento e la guida si questo sviluppo.
Quando però si verificano problemi che vanno ad interferire nel naturale processo di scoperta, sperimentazione, esperienza, conoscenza possono svilupparsi complicazioni che produrranno conseguenze a catena.
Quando leggiamo in cartelle di valutazione: ritardo dello sviluppo psicomotorio lieve, moderato, grave, a cosa ci si riferisce? Ad un ritardo nell’acquisizione di competenze standard rispetto all’età.
I genitori si trovano nella difficile situazione di dover prendere decisioni che avranno una immensa ricaduta nella vita del loro piccolo.
L’apprendimento riguarda il cervello in tutte le sue funzioni, comprese quelle motorie: se io non percepisco bene, o in maniera alterata le mie mani, i miei piedi come posso usarli “bene”? Come posso usarli per interagire con il mondo? La conseguenza sarà che io non potrò apprendere secondo le mie reali potenzialità ma sarò limitato da un problema che potrebbe essere anche piuttosto circoscritto.
Dare informazioni, consentire al sistema nervoso (ricordiamoci dove ha sede TUTTO IL CONTROLLO di TUTTE LE FUNZIONI: memoria, attenzione, linguaggio, sensibilità profonda, superficiale, di movimento, vista, udito, movimento volontario, involontario ecc.) di acquisire esperienza , costruire la mappa di se stesso e usare il proprio corpo per scoprire, sperimentare, per crescere e svilupparsi nella maniera migliore possibile.
La Riabilitazione Neurocognitiva per l’Eta’ Evolutiva è un approccio moderno, che affonda le sue radici nei più avanzati studi di neurofisiologia.
Cura lo sviluppo del bambino in tutti i suoi aspetti: linguaggio, deambulazione, movimento fine, attenzione, postura, risoluzione di problemi di difficoltà crescente, commisurata alle sue possibilità attuali ma studiata per fare emergere le sue potenzialità.
Gli esercizi, proposti come giochi (i famosi sussidi del Metodo Perfetti, l’Esercizio Terapeutico Conoscitivo), vengono studiati per ogni singolo bambino in funzione delle sue capacità, sulla base di un progetto a breve, medio e lungo termine.
Il bambino svolge un lavoro attivo (il Metodo Perfetti non è MAI passivo, non utilizza riflessi, non mette tutori) di effettivo e concreto apprendimento e di scoperta delle sue possibilità e delle possibilità di tutto il suo corpo.
Negli anni nei quali il cervello si sviluppa e si modella in tutte le sue potenzialità questo approccio REALMENTE è qualcosa di diverso, di innovativo, che offre a chi lavora con i bambini possibilità veramente importanti.